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Enrico Mentana striglia l'Ema e l'Aifa sui vaccini: "Attenzione alle situazioni che si ingarbugliano"

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Su AstraZeneca vige il caos: prima no alla somministrazione negli under 60, poi sì e poi ancora no. Una confusione che non fa bene al Paese, già alle prese con gli scettici del vaccino contro il coronavirus. A mettere nero su bianco quanto starebbe accadendo ci pensa Enrico Mentana con un lungo post su Facebook. Uno sfogo, quello del direttore del Tg di La7, che inizia con un avvertimento: "Attenzione alle situazioni che si ingarbugliano sempre di più. Ci mettano la faccia, il premier e il ministro della sanità. Cosa deve fare chi ha avuto la prima dose di Astrazeneca? Il consiglio del governo per chi ha meno di 60 anni era quello di cambiare vaccino per il richiamo. Ma sia dal livello dei cittadini, sia da quello delle regioni è arrivata l'obiezione: che sicurezza c'è sul mix? E non sarebbe più sicuro continuare con lo stesso vaccino? Certo non li ha rassicurati stasera l'Ema, con un vaticinio da Sfinge: nulla contro il mix, ma...".

 

 

Lo stesso "ma" avanzato sul via libera ai maggiori di 18 anni settimane fa: con da un lato l'Ema sicura che non ci fossero pericoli, dall'altro l'Aifa più cauta. Proprio come ricordato da Mentana che evidenzia che "già le interminabili 48 ore che sono state necessarie al Comitato Tecnico Scientifico per elaborare una posizione su Astrazeneca, mentre l'Agenzia Europea ne ribadiva la sicurezza, hanno seminato dubbi e paure". Figuriamoci ora, "che il fronte dell'incertezza è tornato ad allargarsi". Da qui l'appello: "C'è bisogno di indicazioni chiare e motivate. Al limite la scelta, insieme al medico di base, tra le due opzioni. Ma non c'è più tempo da perdere: là fuori incombono i mestatori e le varianti". Una a caso? Quella Delta che inizia a raggiungere le prime regioni italiane. 

 

 

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