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Silvio Berlusconi, il "Fatto Quotidiano" si oppone alla sua corsa al Colle: "Un'indecenza e i giornaloni zitti"

 Silvio Berlusconi

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Quando non ce l'ha con il generale Figliuolo, il quotidiano di Marco Travaglio se la prende con l'arcinemico per eccellenza: Silvio Berlusconi. A lui viene dedicato un articolo che già dalle prime righe ha il sapore dell'invettiva. Non a caso viene citato Massimo Fini che - a detta del Fatto Quotidiano - "avrebbe ragione". Berlusconi al Colle per lui è "un'indecenza". E lo è anche per il quotidiano che se la prende con i suoi simili. Il motivo? "Sono capaci d'ingoiare e giustificare qualsiasi cosa torni utile al loro 'campo di appartenenza'". E ancora, nella colata di odio si legge: "Quintali di carta e chilometri di paroloni sull'"interesse generale" e "il bene del Paese", poi tutti proni ad accettare (anche) Silvio Berlusconi presidente della Repubblica".

 

 

Il Fatto non se la prende solo con "i giornali di famiglia", ma anche con "Repubblica, Corriere della Sera, La Stampa". Per il quotidiano quello di "Berlusconi condannato in via definitiva a quattro anni poi ridotti è un fatto gravissimo". In Italia - è il ragionamento - "dopo la ridicola 'rieducazione' ai servizi sociali, gli evasori fiscali finiscono al Quirinale". Da qui il solito appello: "Bisogna fermare questa sconcezza! E ricordare a tutti-"gridarlo dai tetti" - che oltre alle condanne, B. "ha usufruito di nove prescrizioni e in tre casi la Cassazione ha accertato che i reati li aveva commessi".

 

 

Ma non finisce qui per il Fatto adesso ce l'ha anche con il carattere di Berlusconi, del quale riporta "l'arroganza. la sete di potere, il disprezzo delle regole, il rifiuto della giustizia". Insomma, chi più ne ha più ne metta. La conclusione non è da meno: "Ha compiuto molti misfatti: ora è pronto per il Quirinale. Non hanno nulla da dire Molinari, Fontana, Giannini? Tacciono. 'Le menzogne più crudeli sono spesso dette in silenzio'".

 

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