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Michele Merlo, Selvaggia Lucarelli minaccia Francesca Verdini: "Nelle sedi opportune", la querela?

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Nonostante la palese gaffe Selvaggia Lucarelli non demorde e rincara la dose contro Francesca Verdini. Al centro della polemica sollevata dalla giornalista la partecipazione di Matteo Salvini e Giorgia Meloni ai funerali di Michele Merlo. Peccato però che l'ex cantante di Amici, morto per leucemia fulminante, fosse amico della fidanzata del leader leghista. Mentre il padre, Domenico Merlo, sia lo stesso amministratore del Comune di Rosà scelto nel 2019 per guidare il circolo territoriale di Fratelli d’Italia. Legami molto stretti che hanno scatenato la Verdini contro la Lucarelli, da lei definita "giornalista meschina, violenta, inacidita da una vita che evidentemente non va come avrebbe sperato, giornalista vuota e arrabbiata". La Verdini ha dunque invitato la Lucarelli "a vergognarsi, perché andare in giro a giudicare in modo meschino e triste come è solita fare, deve avere un limite".

 

 

A pochi giorni di distanza, ecco che la giornalista replica alla Verdini. Anche senza mai citarla, il destinatario della sua invettiva è palese: "La mia risposta alla fidanzata del noto politico arriverà, ma nelle sedi opportune, sedi che la sua famiglia conosce bene". E ancora, su Instagram: "Per il resto, vedo che la signorina ha imparato bene dal fidanzato: lasciare i peggiori commenti, così il lavoro sporco lo fanno i seguaci. Affinità elettive".

 

 

Prima invece la giornalista si era espressa così: "La presenza di Salvini, fidanzata di Salvini e la Meloni al funerale di un ex ragazzo di Amici morto per una leucemia fulminante, perché? Erano parenti? Amici? È un funerale in cui la presenza della politica dovrebbe significare qualcosa? No, solo passerella". Solo dopo che qualcuno le aveva fatto notare del legame tra la compagna di Salvini e il cantante era arrivata una parziale correzione: "P.s. L’unica amica di famiglia era Francesca Verdini, mi dicono. Quindi appunto, politica e cartoline c’entravano ancora meno". E infatti la Meloni era giusto il leader del partito che Domenico Merlo doveva guidare.

 

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