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Francesco Storace contro Massimo Galli: "Sguardo livoroso e arrogante, sembrava volesse infettarmi il Covid con gli occhi"

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Presto finirà non solo la pandemia, ma anche l'era dei virologi in tv. Per Massimo Galli, come scrive Francesco Storace sul Tempo, a novembre suonerà pure l'ora della pensione. Nel suo articolo sul quotidiano romano, il giornalista ha raccontato del suo incontro - seppur a distanza - con il primario del Sacco di Milano ad Agorà su Rai 3: "Aveva uno sguardo così livoroso che sembrava volesse infettarmi il Covid con gli occhi". In particolare, ha fatto notare che ci sono degli argomenti "intoccabili" come quello relativo alle mascherine: "Se si discute, diventa una specie di crimine. 'E’ stupido'. 'E’ folle, è irresponsabile', grosso modo questo il vocabolario a disposizione", scrive Storace.

 

 

 

Lo scontro tra i due ad Agorà, però, è esploso quando il giornalista si è rivolto al virologo dicendo: "Cosa dice ai suoi pazienti se sta sempre in televisione?". Galli a quel punto ha perso le staffe e ha replicato: "Anche in pensione verranno i pazienti da me, chi ci andrà da Storace?”. "In quella frase c’è tutta l’arroganza di chi pensa di stare sopra tutto e tutti, senza rendersi conto che le domande le possono porre i cittadini persino a lui", spiega ancora il giornalista sul Tempo. Storace non mette in discussione il valore degli studi professionali di tanti ricercatori e tanti medici nel corso di questi mesi difficili, ma allo stesso tempo sottolinea: "Abbiamo la sensazione di aver vissuto una stagione lunghissima in cui ha prevalso la ricerca di popolarità. E ora che quel tempo sta finendo – almeno lo speriamo – termina anche l’esibizione quotidiana in tv con tanto di maleducazione, se osi far notare quello che non va".

 

 

 

Rivolgendosi direttamente a Massimo Galli, poi, il giornalista spiega che gli italiani hanno sopportato per troppo tempo "la variante virologa", che spesso offriva pensieri contrastanti su temi critici. Il cambio di passo ci sarebbe stato solo con l'arrivo di Mario Draghi e del generale Figliuolo: "Hanno convinto milioni di italiani a mettersi in fila per vaccinarsi e senza ricorrere agli insulti in tv". E infine: "La professione del medico è straordinaria, perché salva le persone. Ma non dà il diritto di fare l’imbonitore televisivo, perché alla lunga ci si stanca di sentire lezioni da chi profetizzava persino gli sfracelli con le riaperture".

 

 

 

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