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Matteo Bassetti, il cupo presagio sul Covid: "Tra tre mesi saranno dolori", perché rischiamo di ripartire da zero

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Il pericolo non è scampato. I numeri dei contagi da coronavirus ci fanno ben sperare, ma possono essere volubili. Tutto dipende dal vaccino. Ma se possiamo tirare un sospiro di sollievo per i mesi più caldi, lo stesso non si può dire dell'autunno secondo Matteo Bassetti. "Non avremo grossi numeri", spiega al Giornale.it parlando di "un'estate tranquilla con il virus che sta circolando molto poco. Il problema sarà tra pochissimo, fra 3-4 mesi". L'infettivologo della Clinica del San Martino di Genova compara quest'anno con quello passato, notando che "mentre prima il virus continuava a covare, quest'anno il fuoco sotto la cenere c'è ma la differenza è che quel fuoco a settembre-ottobre si infiammerà in maniera più incisiva rispetto a quante persone troverà da contagiare". Se le sue stime dovessero rivelarsi giuste, arriveremo con l'80 per cento delle persone vaccinate. Questo significa che probabilmente il Covid troverà un ostacolo alla sua circolazione così come la variante Delta.

 

 

Al contrario, "se dovesse trovare grosse comunità non vaccinate, lì potrebbero essere dolori". L'appello affinché i cittadini si vaccinino gli è però costato caro. Da mesi l'infettivologo è costretto a vivere sotto sorveglianza, perché continuamente minacciato dai no-vax. Un orgoglio: "È evidente che se i no-vax attaccano Bassetti e Burioni è perché dall'altra parte c'è qualcuno che evidentemente non ha voluto metterci la faccia. Le istituzioni ministeriali, che siano l'Istituto Superiore di Sanità il ministro della Salute, non vengono visti come interlocutori credibili. Se attaccano me, è verosimile che pensino che sia io a decidere ma nella realtà io non decido un bel niente, chi decide sono il ministero ed i suoi consulenti". 

 

 

Oltre a non assumersi le proprie responsabilità consulenti e politici, ad eccezione di qualche collega e del governatore della Liguria Giovanni Toti, non si sono fatti espressi sulle minacce: "Nessuno, nessuno, silenzio assordante. Non ho ricevuto nessuna telefonata, non ho un messaggio da parte del ministro e di nessuno. Sento regolarmente Pierpaolo Sileri con il quale c'è anche un rapporto d'amicizia ma Sileri rappresenta Sileri ma da parte del ministero e di altre figure non ho ricevuto nessun messaggio di solidarietà". 

 

 

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