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Silvio Berlusconi, clamoroso omaggio: Quirinale? Non proprio, cosa spunta a Milano

Silvio Berlusconi

Massimo De Angelis
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L'altra metà del Cavaliere. Una mostra su Silvio Berlusconi, non sotto il profilo politico, ma come imprenditore di successo, fino all'anno 1993, data che precede la sua fatidica discesa in campo. Si tiene nelle sale dell'albergo milanese 'Enterprise', in corso Sempione 91, a partire da oggi e fino al prossimo 31 dicembre, un'esposizione immersiva, dal titolo "Piano B", che vuole raccontare la nascita, l'ascesa e la fortuna di un uomo capace di creare un impero industriale suddiviso in vari settori. Un viaggio di un'ora e venti con immagini proiettate a 360 gradi che, con il taglio pop del fumetto, racconta in maniera volutamente 'acritica' un pezzo di percorso economico italiano a partire dal 1956.

 

 

IL SOGNO ITALIANO
Filmati, fotografie, flash, accompagnati da musiche e da un'antologia di frasi famose, che, tassello dopo tassello, riescono a riempire il mosaico della cavalcata finanziaria che ha segnato la storia recente del nostro Paese. Un lasso di tempo animato da ricordi, testimonianze in grado di rendere luminosa la biografia del patron di Mediaset. 'Piano B' non intende fornire un giudizio sul personaggio Berlusconi, bensì proporre un pezzo di cronaca collettiva in ogni suo lato e sfaccettatura. Quello che ne esce è il ritratto di «un'avventura imprenditoriale frutto di mille intuizioni in anticipo sui tempi ma possiede pure le caratteristiche di un sogno che ci ha riguardato, affascinando per la sua compiutezza», come spiega Edoardo Filippo Scarpellini, amministratore delegato del Gruppo MilanoCard (di cui fa parte il Cinema Bianchini promotore dell'evento insieme a Piano B Entertainment). Il Silvio imprenditore, d'altronde, ha attraversato tra gli anni Sessanta e Novanta alcuni tra i campi che più colpiscono l'italian dream: dal pianeta immobiliare all'esperienza televisiva, dal calcio alla grande distribuzione. Lo spunto di maggior interesse, come hanno riconosciuto sociologi e manager, è come il Cavaliere sia riuscito a influenzare e, per un certo senso, modellare il modo di vivere o pensare della nostra società contemporanea. A tale proposito risultano significative le parole del curatore Giuseppe Frangi, quando dichiara: «Al di là delle divisioni e delle polemiche dettate da contrapposizioni ideologiche, è un dato di fatto che Berlusconi ha cambiato l'immaginario tricolore. Negarlo sarebbe come chiudere gli occhi rispetto a un'evidenza che ha riguardato tutti. In realtà Silvio è stato il testimonial di un'idea americana di successo, è il successo che in teoria risulta alla portata di tutti e non solo di chi fa parte di quella nomenclatura che guarda caso non ha mai digerito l'uomo di Arcore».

 

 

CAPACITÀ E ATTRIBUTI
 
All'interno della retrospettiva compare un'intervista a Vittorio Sgarbi, nel corso della quale il noto critico ripercorre la carriera manageriale di Berlusconi tra notevole perspicacia e pionieristiche visioni, aiutando il visitatore a comprendere i linguaggi ole visioni introdotte dall'uomo di Arcore soprattutto grazie al tubo catodico. Il titolo scelto, 'Piano B', volutamente richiama l'atteggiamento che ogni imprenditore ha nel suo agire: sempre pronto al progetto alternativo. Come è apparsa alternativa rispetto allo status quo la visione imprenditoriale del Cavaliere. È possibile che la mostra susciti discussioni e interrogativi, passando magari per 'agiografica', però c'è un importante messaggio da recepire per l'universo giovanile. Chi possiede capacità, attributi e volontà deve provare a concretizzare i propri sogni e mai perdere la speranza di realizzarli.

 

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