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L'aria che tira, "ecco con chi sto sul vaccino": Pippo Franco fa calare il gelo, bomba sulla campagna elettorale

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Un eclettico Pippo Franco non risparmia dubbi sui vaccini. A 81 anni suonati l'ex comico capobanda del Bagaglino, protagonista di tante commedie italiane tra anni Ottanta e Novanta, nato come aspirante pittore e musicista professionista si è candidato a Roma con il centrodestra. Trascinato nella bagarre elettorale dall'amico di radio e candidato sindaco Enrico Michetti, ha posta come sola condizione quello di poter diventare, in caso di vittoria, assessore alla Cultura di Roma in nome della sua vecchia e mai sopita passione. 

 

 

 

 

"Nei magazzini di Roma - spiega accalorandosi in studio da Myrta Merlino, ospite di L'aria che tira su La7 - c'è il 70% delle opere d'arte che non sono mai uscite, perché non c'è un accordo tra lo Stato e il Comune di Roma. La prima cosa che farei? Tirerei fuori questi capolavori". 

 

 

 

 


La situazione si fa ben più "piccante" quando il discorso cade sulle questioni Covid. Tra vaccini e Green pass, il centrodestra si trova spesso diviso su posizioni apertamente scettiche se non contrarie (quelle di Fratelli d'Italia) e più sottilmente ambigue, come quelle della Lega il cui elettorato è in parte spaccato. Franco, da esponente della società civile, parla a titolo strettamente personale: "Il Green pass io ce l'ho, l'abbiamo già detto e non faccio questo mestiere. Ho dei dubbi, la penso un po' come Montagnier (il premio Nobel dichiaratamente anti-vaccino e per questo diventato punto di riferimento dei no vax) ma ciascuno facesse quello che crede. Io ho il Green pass, più di questo non posso dire".

 

 

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