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Vittorio Sgarbi fischiato al concerto, lui demolisce Murgia: scena vergognosa, l'omaggio a Battiato finisce in disgrazia

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Il pubblico lo fischia? E Vittorio Sgarbi se la prende con Michela Murgia, umiliandola in pubblico sui social. Il "pretesto" è per la verità un fatto decisamente increscioso capitato sul palco dell'Arena di Verona, dove il critico d'arte era tra gli invitati d'eccezione alla serata Invito al viaggio, concerto-evento in onore di Franco Battiato. Ad alternarsi cantanti che hanno collaborato il cantautore calabrese scomparso lo scorso maggio, uno dei giganti della musica italiana (non solo leggera, potremmo dire a ragion veduta) di questi ultimi 40 anni.

 

 

 

 

 

Artisti provenienti da ogni genere ed esperienza: coetanei di Battiato come Gianni Morandi, la sua musa Alice, che portò al successo l'indimenticabile Per Elisa a Sanremo e con l'autore de La voce del padrone ha lavorato per tutta una carriera. E poi gli "eredi", giovani musicisti che da Battiato hanno tratto ispirazione per le loro creazioni. Da Saturnino, storico bassista di Jovanotti, a Francesco Bianconi leader dei Bluvertigo (tra tutti, forse il più affine a Battiato per poetica e impostazione intellettual-pop) fino a Vasco Brondi, ruvido cantautore già dietro alla sigla Le luci della centrale elettrica. 

 

 

 

 

 



La serata scorre via commossa ed emozionante, tra le note delle grandi canzoni di Battiato e ricordi sentiti degli invitati. Ma quando sul palco salgono Sgarbi e  Albano Carrisi si scatena una contestazione imprevedibile e, francamente, senza senso. Fischi, insulti, ululati, pernacchie vecchio stile. Al Bano è letteralmente sconvolto, attonito. Non poteva immaginarsi una accoglienza così vergognosa. E infatti, presa la parola, si congeda con amarezza rivolgendosi direttamente al pubblico che lo sta contestando: "Vorrei dedicarvi un sonetto, vorrei dedicarvi una poesia, vorrei fare tante cose di quelle che avevo in mente di fare, ma la miglior cosa è che io me ne vada così come sono arrivato".

 

 

 

 

 



Accanto a lui c'è Sgarbi, che contrariamente al solito non fa polemica. I toni sono dimessi, la delusione e la sorpresa sono troppo grandi anche per un "guerriero" come lui: "Saluto mia sorella e tanto mi basta, e a quelli che mi insultano dico 'siate felici'". La polemica arriva poco dopo, quando sui social commenta l'accaduto con la sua stavolta sì consueta verve dialettica: "I fischi a me e ad Al Bano sono stati solo un oltraggio alla memoria di Franco Battiato, di cui siamo stati estimatori ed amici. Posso comunque supporre che a fischiarci siano stati gli estimatori della Murgia...". Il riferimento alla scrittrice ultra-rossa e ultra-femminista non c'entra nulla? Forse, come di certo non c'entravano nulla i fischi a due persone che stimavano, ricambiate, il vero protagonista di questa serata. 

 

 

 

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