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Generale Figliuolo "fatto fuori" dalla terza dose del vaccino? Le indiscrezioni dai vertici dell'Esercito

 Il generale Figliuolo

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La terza dose rischia di azzoppare la carriera di Francesco Figliuolo. Il Generale, nominato da Mario Draghi commissario per l'emergenza coronavirus, dopo la prima tranche di vaccini dovrà seguirne una seconda. Si tratta della terza dose contro il Covid, già annunciata per gli immunocompromessi. Fin qui nulla di male se non fosse che il via arriva a ridosso delle nomine nelle Forze Armate. Il suo impegno a fianco del governo rischia così di escluderlo dal risiko. 

 

 

A spiegare quanto starebbe accadendo è Il Foglio, che ricorda una regola vigente nelle Forze armate. Ossia l’alternanza fra i corpi per garantire a tutti (Esercito, Marina, Aeronautica) la giusta rappresentanza. Ecco dunque che si arriva al punto: la poltrona di capo di stato maggiore della Difesa. Per ora al vertice c'è Enzo Vecciarelli, proveniente dall’Aeronautica. Il suo posto, sempre per la regola precedente, toccherebbe alle giubbe bianche della Marina militare. Il candidato naturale sarebbe a quel punto l’attuale capo di stato maggiore della Marina Giuseppe Cavo Dragone. Una nomina che pare già difficile, visto che Dragone ha raggiunto i limiti d’età e per ricoprire una carica di quel tipo servirebbe una legge ad personam in grado di posticipargli la pensione. In alternativa i due ammiragli: Enrico Credendino, attualmente comandante in capo della squadra navale della Marina militare e Dario Giacomin, vicesegretario della Difesa.

 

 

Ecco allora la chance di Figliuolo. Giacomin potrebbe infatti prendere il posto di Nicolò Falsaperna, nuovo segretario generale del ministero della Difesa. A quel punto il commissario potrebbe essere ripagato per aver messo in sicurezza il Paese. Come? Con la guida dello Stato maggiore della Difesa. Eppure per il Generale la partita è difficilissima, visto che la campagna vaccinale non è ancora terminata. E così per lo stato maggiore della Difesa si fa largo un’altra ipotesi: Pietro Serino, già capo di gabinetto dei ministri Pinotti, Trenta e Guerini e attualmente capo dello stato maggiore dell’Esercito. Insomma, Figliuolo rischia di pagare un caro prezzo solo per aver fatto del bene all'Italia.

 

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