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Greta Thunberg, insulti contro il ministro Cingolani e Palazzo Mezzanotte imbrattato. Scivolone al corteo

 Greta Thunberg

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Cori contro il ministro della Transizione ecologica - "Chi non salta Cingolani è" - e qualche brutta azione dimostrativa hanno macchiato un corteo colorato e ordinato di giovani che hanno invaso le strade del centro di Milano per Students' Strike For Future, la manifestazione indetta dal movimento Friday For Future a chiusura della kermesse Youth4climate nel capoluogo lombardo. Tra loro, anche Greta Thunberg e Vanessa Nakate, con l'attivista svedese che balla sulle note di Bella ciao, uno dei cori più sentiti tra le fila del corteo. Oltre 50mila secondo gli organizzatori, 9mila per la questura, le persone che da largo Cairoli hanno sfilato per le vie centrali, passando da piazza Affari e lambendo piazza Duomo, per fermarsi a piazzale Damiano Chiesa.

 

 

Qui, dal palco, sono intervenuti alcuni ospiti internazionali che hanno preso la parola di fronte alla folla dei giovani. L'intervento più atteso è quello di Thunberg che è tornata ad accusare i politici di parlare troppo senza agire. "Proprio qui, a Milano, ministri da tutto il mondo discutono della crisi climatica e dicono di avere la soluzione per la crisi climatica, ma abbiamo visto le loro bugie e il loro bla bla bla e siamo stanchi", le sue parole dal palco dove è stata accolta dagli applausi dei giovani.

 

 

"La crisi climatica peggiorerà sempre più, e più aspettiamo, più i danni saranno irreversibili", ricorda ancora l'attivista che torna ad attaccare l'immobilismo della politica di fronte all'emergenza climatica. "La speranza non arriva dai politici, dal bla bla bla, dall'inazione e dalle vuote promesse. Ci chiedono di credere in loro, ma la speranza siamo noi, le persone, che insieme possono fare il cambiamento". Nessun disordine dunque nel capoluogo lombardo, qualche coro contro i il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e qualche azione dimostrativa. Alcuni attivisti hanno imbrattato la sede di Unicredit a piazza Edison, mostrando uno striscione con la scritta 'Unicredit si arricchisce con armi e petrolio'. Altri, hanno lasciato la loro impronta delle mani con vernice rossa sulla facciata di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa.

 

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