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Bruno Vespa, il retroscena: "Che fai, mi cacci?". Sul comodino di Salvini e Meloni... un trionfo per Berlusconi

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Matteo Salvini e Giorgia Meloni più uniti che mai. I due lo vanno dicendo da ore a ridosso delle elezioni che vede il centrodestra alleato. Il merito? Per Bruno Vespa la conciliazione è da ricondurre a Silvio Berlusconi. Grazie al leader di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia "hanno messo sul comodino la foto impolverata, ma sempre ad alto contenuto simbolico di Berlusconi e Fini il giorno del 'Che fai, mi cacci?'". L'unica differenza? Il consenso: "Berlusconi - scrive Vespa sulle colonne del Giorno - aveva il vantaggio di un consenso elettorale assai maggiore dei suoi alleati di governo. Salvini e Meloni sono quotati entrambi intorno al 20 per cento e la concorrenza è nei numeri".

 

 

Entrambi a detta del conduttore di Porta a Porta sanno anche che "l'uno senza l'altra e l'altra senza l'uno possono fare poco. Gli elettori vogliono vincere e non accettano conflitti interni alla coalizione che scelgono". Da qui il ruolo chiave del "pacificatore" Berlusconi. Proprio questo peso accresce l'opinione pubblica a favore del Cavaliere, "molto più di quanto valga elettoralmente".

 

 

Ed è in questo clima che all'ex premier è concesso di sognare addirittura il Quirinale. Sui numeri però Berlusconi potrebbe avere qualche difficoltà. A ricordarglielo è lo stesso Vespa:  "Il Cavaliere deve essere cauto. Sappiamo bene quanto l'incenso del salotto buono del centrosinistra possa essere inebriante, ma Berlusconi è Berlusconi soltanto nel centrodestra. Perciò da paterfamilias mantenga la pace tra quelli che per età potrebbero essere figli suoi, senza dare l'impressione che lui ormai voli così alto da avere la tentazione di non stimarli più di tanto".

 

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