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G20, fucilata di Vittorio Feltri: "Dopolavorista sfaccendato che dice minch***", il potente demolito dal direttore

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Cala il sipario sul G20 di Roma, il raduno dei potenti della terra. Cala il sipario e per Mario Draghi è un mezzo trionfo: in un contesto di totale sfiducia, riesce almeno a strappare un accordo sul clima. Certo, nulla di epocale, ma per certo meglio del previsto, poiché si prevedeva un totale nulla di fatto. Insomma, il premier ne esce sempre più leader.

 

Due giorni di impegni, di tavoli, di riunioni. Due giorni con Roma completamente blindata. Poi il corteo di Joe Biden con le sue 80 - già, 80 - auto blindate al seguito, il ruolo di Serenella Draghi, in prima linea nonostante la sua riservatezza e sempre al fianco di Jill Biden, first lady a stelle e strisce. E ancora, il brasiliano Jair Bolsonaro, un po' in disparte, snobbato dagli altri potenti, e così lui che gira per Roma e si ferma a parlare con un artista di strada brasiliano. Quindi le scintille tra Emmanuel Macron e Boris Johnson, che proprio non si prendono su niente.

 

In tutto ciò, si sono fatte notare, eccome, attese di Vladimir Putin e di Xi Jinping, soltanto per citarne due. Due leader che hanno preferito guardare con "distacco" ai lavori del G20. Un distacco che prova in un certo senso anche Vittorio Feltri, il quale dedica un cinguettio di fuoco a quanto accaduto negli ultimi due giorni nella Capitale. Il direttore infatti prende la mira ed apre il fuoco su Twitter: "A me qusti cosiddetti grandi della terra in realtà sembrano dopolavoristi sfaccendati che dicono minch***", conclude pane al pane Vittorio Feltri.

 

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