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Gad Lerner, robe dell'altro mondo: "Giancarlo Giorgetti ingrato, sa chi porta voti alla Lega?", si schiera con Salvini

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Strano ma vero, per una volta Gad Lerner prende le difese di Matteo Salvini. Il giornalista nella diatriba tutta interna alla Lega si scaglia contro Giancarlo Giorgetti, che ha mossa le acque del centrodestra prima lanciando Mario Draghi al Quirinale (e non dunque Silvio Berlusconi), poi dando consigli al suo leader per non perdere le prossime elezioni. Uscite che alla firma del Fatto Quotidiano, così come a Salvini, non sono piaciute.

 

 

Ed ecco l'attacco di Lerner: "Gli è sempre piaciuto strizzare l'occhio ai moderati e presentarsi come il leghista con cui si può parlare di affari - scrive in riferimento al vicesegretario del Carroccio da lui definito "ingrato" -. Quella volta, però, finse di dimenticarsi che se la Lega aveva quadruplicato i voti era grazie alle sparate demagogiche e forcaiole del giovane segretario amante delle comparsate televisive, che lui stesso aveva contribuito a scegliere".

 

 

Ossia, Salvini. Secondo Lerner il leader seminava e "Giorgetti raccoglieva". Una prassi, a detta del giornalista, che il numero due non avrebbe dimenticato. "L'uomo mi pare troppo avveduto per crederci sul serio - prosegue nella sua descrizione del ministro dello Sviluppo economico -. È un vecchio lupo leghista, sa benissimo che i voti li prendono i Bossi e i Salvini, da quelle parti, non certo i Maroni e i Fedriga". E anche la tanto bramata svolta europeista, che Giorgetti vorrebbe e Salvini no, finirà per essere un buco nell'acqua. L'ha dimostrato il leader, che ha replicato al suo vice incontrando i sovranisti Orbán e Morawiecki. Da qui le conclusioni che trae Lerner: "Temo per gli editorialisti adulatori di Giorgetti che anche stavolta abbiano preso un abbaglio". 

 

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