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Roberto Saviano, raptus in tribunale dopo il rinvio a giudizio: "Mai visto una cosa del genere"

 Roberto Saviano e Giorgia Meloni

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Ha sbroccato in aula Roberto Saviano dopo che il giudice gli ha comunicato il rinvio a giudizio per diffamazione per aver dato della "bast***a" a Giorgia Meloni. Lo scrittore andrà dunque a processo. Il gup infatti ha definito "esorbitante, rispetto al diritto di critica politica, l'epiteto 'bast***a'" mentre Saviano in aula ha rivendicato le sue parole. Lo scrittore, racconta l'onorevole Andrea Delmastro delle Vedove, legale della leader di Fratelli d'Italia, "mi puntava il dito in faccia dicendo 'non vi mollo, non vi mollo'. Non credo sia un comportamento consono a un'aula di tribunale e in tanti anni da avvocato non mi è mai capitato".  

 

 

L'autore di Gomorra aveva insultato la Meloni durante una puntata di Piazzapulita su La7 a dicembre dell'anno scorso. In studio da Corrado Formigli si parlava degli sbarchi degli stranieri nei nostri porti e più in generale delle politiche di immigrazione. Ad un certo punto Saviano ha sbottato e (rivolto a Meloni e Salvini) mentre sullo schermo scorrevano le immagini del piccolo Youssuf, il bimbo di 6 mesi morto nel Mediterraneo, ha tuonato: "Vi sarà tornato alla mente tutto il ciarpame detto sulle Ong: taxi del mare, crociere. Mi viene solo da dire 'bast***i, come avete potuto? Come è stato possibile?".

 

 

Secondo Saviano "è legittimo avere un'opinione politica ma non sull'emergenza. L'unica strategia è accedere una immigrazione controllata, con i corridoi umanitari. Togliere le Ong è servito solo a non avere testimoni". La prima udienza del processo è stata fissata per il 15 novembre 2022.

 

 

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