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Non è l'arena, l'escort Luca Borromeo sconvolge l'inviata: "Tutto dentro". Il gesto estremo davanti alle telecamere

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La giornalista di Non è l'arena Rebecca Pecori entra nello "studio" milanese di Luca Borromeo, tra i più famosi e ricercati escort maschili d'Italia. I suoi clienti, uomini, donne e coppie aperte dai gusti un po' particolari, vengono da tutto il Paese e anche dall'Estero. "Ho già un appuntamento fissato per dicembre con un cliente che viene dal Canada, solo per incontrarmi", spiega il professionista del sesso con un sorriso. 

 

 

 

 

 

A dominare il suo ufficio un lettino per massaggi: "Serve perché a volte i clienti sono un po' timidi, si devono sciogliere. Qualcuno chiede che massaggi prima la moglie". Quindi Borromeo ribalta il letto, "rosso come la passione, è il mio colore preferito" e l'intervista entra nel vivo. Si apre il cassetto e parte la rumba. "C'è un frustino, perché a volte viene richiesto il cosiddetto spanking, la sculacciata, e serve per non fare bruciare le mani. Ci sono sex toys molto richiesti, le palline...". 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La giornalista di Giletti sgrana gli occhi: "Questo si usa molto in ambiente gay, si mette alla base del pene per bloccare la circolazione. Questo è un anello per signora, stimola il clitoride. E poi le pallette si infilano nel sedere". "Tutta la fila?", domanda sconcertata l'inviata. "Dipende, io ho avuto clienti che sono riusciti a prendere tutte le palle dentro". 

 

 

 

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