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Vittorio Sgarbi, la foto di Scanzi che può valergli una querela: "Lombroso docet", a chi lo accosta

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Una foto e una battuta. Vittorio Sgarbi su Twitter si fa beffe di Andrea Scanzi ma la sua ironia è talmente pesante da fargli rischiare una querela. Perché il confine tra il dileggio e la diffamazione, a volte, è molto sottile, e spesso dipende da chi è la vittima. La penna del Fatto quotidiano, sui social, è sempre molto pepato e forse per questo il critico d'arte ha voluto sfoderare una bomba atomica per colpirlo: paragonarlo ad Alberto Genovese, il celebre imprenditore finito in galera perché stupratore seriale. Insomma, l'accostamento è perlomeno imbarazzante. 

 

 

 

 

 

 

"Lombroso docet", scrive il professor Sgarbi a corredo di due foto: a sinistra, quella di Genovese in giacca di pelle. A destra, Scanzi vestito più o meno nella stessa maniera. Stop.

 

 

 

 

 

 

In altre parole, l'onorevole e sindaco di Sutri traccia un parallelo, sulla base delle teorie fisiognomiche del celebre e contestatissimo Cesare Lombroso, tra l'opinionista principe della redazione di Marco Travaglio, nonché prezzemolino tv, e l'animatore delle violentissime nottate milanesi nel suo attico Terrazza Sentimento, in cui portava le sue giovanissime prede sessuali, prima drogandole e poi abusandone in ogni modo possibile (e nemmeno lontanamente immaginabile).

 

 

 

 

 

 

Tra i commenti, c'è chi se la ride di gusto, chi concorda ("Verissimo!"), che contesta alla radice ("Medico antropologo criminologo filosofo e giurista italiano ma poi se gli chiedi quanto fa 9x7 saprà rispondere?") e chi accusa Sgarbi di "cattivo gusto" e di "presa per il c***o uscita proprio non male ma malissimo") per non parlare ovviamente degli agguerittissimo followers e lettori di Scanzi, inviperiti.

 

 

 


 

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