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Michela Murgia, Meloni e Salvini "bast***"? Il punto più basso: tira fuori la Bibbia per difendere Saviano

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Parte dalla Bibbia questa volta, Michela Murgia, per attaccare Matteo Salvini e Giorgia Meloni e offrire così un "assist" a Roberto Saviano che dovrà andare a processo, denunciato dalla leader di Fratelli d'Italia per aver dato dei "basta***" alla Meloni e al segretario della Lega, sulla questione degli immigrati. La scrittrice cita quindi il 136esimo salmo dove si parla di un salmista che si rifiuta di intonare i canti per i babilonesi e lancia le maledizioni. "Figlia di Babilonia devastatrice, beato chi ti renderà quanto ci hai fatto. Beato chi afferrerà i tuoi piccoli e li sbatterà contro la pietra".

 


  
Quindi la Murgia scrive: "Agghiacciante mi si dirà". E ancora: "Mi dispiace per i cuori sensibili che possono sentirsi urtati da quei versi, ma esiste un registro di invocazione al cielo che è fatto di rabbia e di dolore, di indignazione e di senso profondo di ingiustizia, uno stato d’animo orante a cui le parole di pace e conciliazione non sono sufficienti". 

E mi raccomando, "l'indignazione che dovrebbe scuoterci il cuore non è dunque quella per le parole violente del cantore ebreo che non vuole fare il giullare per i figli dei suoi carnefici, ma è quella per la violenza primaria che ha sbattuto sulle rive dei fiumi di Babilonia migliaia di persone a piangere la propria casa natale distrutta e i propri neonati davvero sfracellati sulla roccia".

 

 

Bene. Ora arriva al punto: "Il salmo mi è tornato in mente" quando "Roberto Saviano è stato costretto a presentarsi davanti a un tribunale per rispondere del fatto di aver detto 'basta***' a Meloni e Salvini in una trasmissione televisiva, con lucida indignazione davanti alle immagini del corpo di un piccolo migrante morto affogato per assenza di soccorsi nel Mediterraneo". Ora è tutto chiaro. 
 

 

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