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Bruno Vespa e i no vax in terapia intensiva: "Straziante, ma...". Una brutale verità

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Bruno Vespa, quando si parla di vaccini, non intende sentire ragioni. Il giornalista, nonché conduttore di Porta a Porta, non usa mezzi termini per scagliarsi contro No vax e No Green pass. "Loro - è l'esordio dell'editoriale sul Giorno - vanno a cercare dati ambigui nel migliore dei casi, quando non palesemente falsi, episodi isolati elevati a campioni di credibilità assoluta giocando sull'umanissimo sentimento della paura di chi ascolta. Lo trovo profondamente ingiusto".

 

 

Secondo Vespa i "vaccini hanno salvato l'umanità". Ogni volta non sono mai mancate le opposizioni, ma "la fiducia nella scienza è prevalsa sempre e gli uomini sono vissuti più a lungo". Stessa intransigenza anche sui vaccini per i bambini. Vespa ricorda come si sia pronunciata positivamente la Società italiana di pediatria. Eppure i No vax "vanno a pescare i soli casi dubbiosi per scaraventarli in faccia a genitori ansiosi che nella confusione determinata ad arte dicono: io ho fatto il vaccino, ma a mio figlio non lo faccio, quasi che sia questa la protezione materna/paterna e non il suo contrario".

 

 

Non solo, perché "nessuno dei vaccini che hanno evitato le stragi degli innocenti erano stati sperimentati per molti anni quando ci sono stati inoculati obbligatoriamente. Nessun farmaco è totalmente esente da rischi". Stesso discorso per il siero contro il coronavirus, che sì è stato ideato in breve tempo, ma i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. Da qui l'appello: "Chi si ammala da vaccinato non ha quasi sintomi, chi non si vaccina rischia la terapia intensiva e il camposanto", per questo "i pentimenti tardivi sono strazianti quanto inutili. Fidiamoci di chi ne sa più di noi e cerchiamo di raggiungere prima possibile l'agognata normalità". 

 

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