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Matteo Bassetti a Tagadà, "il rischio di una nuova variante": attacco al governo, l'errore che ci condanna

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"Il controllo degli arrivi dei turisti? Avremmo dovuto farlo prima": Matteo Bassetti, ospite di Tiziana Panella a Tagadà su La7, dice la sua sulla recente decisione del governo. Si è stabilito, infatti, che chi arriva in Italia dal resto dell'Unione europea deve sottoporsi a tampone e pure a cinque giorni di quarantena se non vaccinato. A tal proposito l'infettivologo del San Martino di Genova si dice d'accordo con le misure rigide: "Non possiamo pensare di controllare chi prende l'aereo dal Sudafrica e magari non controllare chi arriva per le vacanze di Natale dalla Romania".

 

 

 

"Credo che questi controlli debbano essere fatti - ha proseguito l'esperto -. Per un Paese come il nostro, che sta meglio rispetto ad altri Paesi, vuol dire avere la sicurezza che chi arriva, se non vaccinato, non sia portatore di un virus o di chissà che tipo di variante". Il rischio, infatti, è che nascano nuove mutazioni. "Ora tutti facciamo molta attenzione alla Omicron, ma siamo sicuri che non ci sia qualche altra variante in giro? Io non ne sarei così sicuro, perché dove si è vaccinato poco c'è il rischio di altre mutazioni", ha spiegato Bassetti, lanciando l'allarme soprattutto sui Paesi con una bassa percentuale di immunizzazioni. 

 

 

 

La stretta dell'Italia sui turisti non è piaciuta invece all'Ue. Tanto che ieri è arrivato un avvertimento da Bruxelles "Ci devono delle spiegazioni". Spiegazioni che non si sono fatte attendere. Il premier infatti ha dichiarato: "Da noi i contagi con Omicron sono meno dello 0,2%, in altri Paesi la variante è molto diffusa per cui si è pensato di attuare la stessa pratica che si usa oggi per i visitatori che provengono dal Regno Unito, non credo ci sia molto da riflettere su questo".

 

 

 

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