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In Onda, Matteo Bassetti: "Succederà tra 15 giorni". Caos tamponi e quarantena, così l'Italia si ritroverà in lockdown

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La festa è già finita? Che cosa ci aspetta da qui alle prossime settimane? Lo ha chiesto David Parenzo a Matteo Bassetti, intervenuto in collegamento a In Onda, la trasmissione di La7 condotta anche da Concita De Gregorio. L’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova è stato uno dei primi a sostenere che le regole sulla quarantena vanno cambiate: “Quello che stiamo vedendo noi come medici è che i vaccinati con due o tre dosi non sviluppano il Covid come l’anno scorso”.

 

 

Attualmente, infatti, i sintomi sono compatibili con quelli del raffreddore e dell’influenza: “Durano 3-4 giorni, il vaccino rende questa infezione molto più gestibile e vivibile. Poi ci sono i non vaccinati che fanno storia a sé. Oggi siamo di fronte a circa 30mila contagi - è il ragionamento di Bassetti - nella realtà sono molti di più e li vedremo da domani con l’aumento dei tamponi. Arriveremo sopra i 70-80mila casi, siamo destinati ad averne 100mila al giorno a brevissimo. Centomila persone con il raffreddore non possono essere uguali a quelle con la polmonite”.

 

 

Di conseguenza le regole vanno riviste, pena l’immobilizzazione dell’Italia intera: “Se mettiamo in quarantena tutti i contatti, si blocca il Paese e ci ritroviamo in lockdown. Le regole sono state fatte all’inizio e vanno cambiate, sennò tra quindici giorni ci ritroviamo con 10 milioni di persone isolate e quarantenate”.

 

 

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