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Otto e Mezzo, il fisico Battiston stende Lilli Gruber: "L'informazione deve essere chiara". Clamoroso, che lezione alla padrona di casa

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Bollettino o non bollettino? Il tema sulla diffusione dei numeri-Covid e su come trattarli tiene banco anche a Otto e Mezzo, il programma di Lilli Gruber in onda su La7, dove nella puntata di giovedì 13 gennaio, ospite in collegamento c'è il fisico Roberto Battiston. E quest'ultimo si schiera con chi, come Matteo Bassetti e il sottosegretario Andrea Costa, chiede a Roberto Speranza e alle istituzioni di intervenire subito: il bollettino-Covid diffuso come è diffuso oggi non serve a nulla, crea panico e confusione, oltre ad avere numeri che potrebbero per una serie di ragioni sarebbe sballato.

 

"Non ci sarebbe un problema di trasparenza? Non si creerebbe ulteriore confusione?" nel non proporre il bollettino, chiede la Gruber. Chiara la risposta di Battiston: "Ritengo che i cittadini debbano essere informati correttamente, di frequente, ma accompagnati da una spiegazione che possa far capire il senso dei numeri: da soli non spiegano molte cose, sono influenzati da molti fattori", sottolinea. "Credo sia necessario fare in modo che l'informazione sia capita, non semplicemente riversata sul pubblico", aggiunge.

 

Lilli Gruber però non ci sta, sembra avere un'opinione opposta, tanto che con tono dubbioso chiede al fisico: "Ma tutto questo dopo due anni in cui diamo ogni giorno il bollettino? Perché dovremmo cambiare adesso?". E Battiston: "Io sostengo che l'informazione debba essere commentata e chiara non da adesso, ma da sempre - risponde secco, infilzando la Gruber -. Se si percepisce questo tipo di necessità, poiché i numeri sono snocciolati senza significato, ribadisco che è importanto farli avere in modo comprensibile. Questo è molto importante", conclude Roberto Battiston, per poi spendersi in alcuni esempi pratici per far comprendere come e perché, il bollettino, oggi non funziona più.

 

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