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Francesca Amadori, la guerra dei polli trascende: "Diffamata. E tacciono su fatti gravissimi", accuse estreme al gruppo

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Non accenna a placarsi la guerra in casa Amadori. Francesca, dopo essere stata licenziata dall'azienda fondata dal nonno e ora in mano al padre Flavio, ha deciso di rivolgersi agli avvocati. Francesca Amadori non ha particolarmente apprezzato le parole dell'amministratore delegato della società, Francesco Berti, che al Corriere della Sera la accusava di non lavorare. "Da inizio dicembre Francesca Amadori ha smesso di lavorare, senza dare spiegazioni. Che non sono arrivate neanche dopo la richiesta di chiarimenti da parte dell’azienda, secondo quanto previsto dalla legge e dal contratto di lavoro. A quel punto non potevamo non licenziarla. Neanche il padre ha potuto far nulla se non ribadire che le regole valgono per tutti, a prescindere dal cognome", sono state le dichiarazioni dell'ad.

 

 

Biasimo che Francesca rispedisce al mittente: "Con riferimento alle notizie diffuse anche a mezzo stampa dall'amministratore delegato Francesco Berti - scrivono i legali - condanniamo con forza la campagna di delegittimazione in atto nei suoi confronti e fondata su informazioni strumentalmente distorte e gravemente lesive della sua onorabilità personale e professionale". Ancora una volta la nipote del colosso dei polli ha intenzione di "far valere le proprie legittime ragioni nelle competenti sedi" e critica Berti "di ignorare completamente l'estrema gravità delle questioni aziendali più volte verbalmente e formalmente sollevate, anche di recente, dalla dottoressa Amadori".

 

 

Le tensioni sono dunque palpabili con il nonno Francesco che è stato costretto ad annullare i festeggiamenti per il suo 90esimo compleanno. Amadori senior ha lasciato al figlio la guida dell'azienda nel 2014. Da allora il vicepresidente è il fratello di Francesca, Denis. Oltre ad altri figli, a lavorare nel gruppo anche Paolo Montagna, marito di Francesca, che si occupa del controllo qualità.

 

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