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In Onda, Ferruccio De Bortoli: "Berlusconi rinuncia al Colle, centrodestra più diviso"

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"Il centrodestra è uscito molto più diviso di quanto non fosse ieri". Ferruccio De Bortoli, ex direttore di Corriere della Sera e Sole 24 Ore, commenta così in collegamento con In Onda, a La7, l'esito del vertice sul Quirinale tra Silvio Berlusconi da Milano e Salvini, Meloni e gli altri alleati da Roma. "Con il ritiro della candidatura di Berlusconi - spiega De Bortoli, incalzato da Concita De Gregorio e David Parenzo - si è indebolita anche una proposta di candidatura autenticamente di centrodestra. A questo punto bisogna risedersi intorno a un tavolo".

 

 

 

"Però eravamo partiti dal paletto del 'no, Draghi deve restare a Palazzo Chigi' ma quel paletto è già stato spostato, e ognuno si tiene il suo spazio di manovra - prosegue l'editorialista -. Con l'elezione di Draghi non perderebbe nessuno, questo bisogna dirlo. Potrebbero tutti dire 'abbiamo fatto la scelta migliore, ci siamo confrontati, ci siamo divisi...', però nessuno uscirebbe sconfitto, il che è un pareggio onorevole per il mondo della politica. Il problema è che forse è persino più intricato il tema di Palazzo Chigi. Io per esempio penso che non sarebbe accettabile per la politica avere un altro tecnico nel caso Draghi andasse al Quirinale. Sarebbe una sconfitta per il Paese, al di là delle persone". E come chiosa la De Gregorio, soprattutto sarebbe "la sconfitta della politica". 

 



L'imperativo, sia per il Quirinale sia per il rebus premier, è uno solo: fare presto. Perché, sottolinea De Bortoli, "non possiamo permetterci uno stallo per queste elezioni. Questo stato d'emergenza che vive l'Italia, oltre al Covid, sembra non influire minimamente sulla politica, daremmo un senso di abbandono rispetto alle emergenze che stiamo vivendo. Io sono convinto che la soluzione sia lasciare tutto com'è". Compreso il bis di Sergio Mattarella sul Colle. 

 

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