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Sigfrido Ranucci, la testimonianza di Maurizio Gasparri: "Ero in Commissione, sono rimasto sconcertato"

Pietro De Leo
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Una catena di reazioni. Dopo le rivelazioni esposte dal deputato di Forza Italia Andrea Ruggieri in Commissione Vigilanza sul tono e il contenuto degli sms ricevuti dal conduttore di Report (e vicedirettore di Rai3) Sigfrido Ranucci, un coro di voci si affolla nella richiesta di chiarimenti, oltreché nell'esprimere solidarietà al parlamentare. «Ero presente in Commissione Vigilanza», racconta a Libero il senatore azzurro Maurizio Gasparri, «e sono rimasto sconcertato da quello che ha detto Andrea Ruggieri. Anche io con Ranucci ho avuto confronti vivaci, ma il tono e l'atteggiamento di questi sms sono inaccettabili. Dunque ora bisognerà andare fino in fondo».

 

CHIESTA LA CONVOCAZIONE
Il sottosegretario alla Difesa, e deputato di Forza Italia Giorgio Mulè ragiona: «I messaggi inviati da Sigfrido Ranucci ad Andrea Ruggieri letti in Commissione vigilanza mi rattristano da giornalista e mi indignano da parlamentare e cittadino. A parti inverse si sarebbe scatenato un putiferio: si sarebbe parlato di aggressione alla libera stampa, di intimidazione, di volgari minacce. Tutto giusto. E allora - continua Mulè - non può esserci spazio per ipocrisie e partigianerie: la violenza in tutte le sue forme, specie se connotate come nel caso riferito dall'onorevole Ruggieri da un enorme pregiudizio verso Forza Italia e il suo leader Silvio Berlusconi, va condannata senza alcuna riserva. È quello che chiunque abbia a cuore il normale confronto democratico e il ruolo della stampa dovrebbe fare». Sempre dal centrodestra, si pronuncia da Fratelli d'Italia il deputato Federico Mollicone: «Ranucci venga subito convocato in commissione Vigilanza Rai, come abbiamo chiesto con il capogruppo Daniela Santanché, dopo le sconvolgenti e inquietanti vicende raccontate dal collega Ruggieri, cui va la nostra solidarietà. Un metodo di giornalismo a tesi che ora minaccia perfino, parlando di fantomatici dossier, persino insultando e minacciando un leader di partito. Il metodo Ranucci è contrario a qualsiasi forma di deontologia giornalistica».

 

PROTESTE BIPARTISAN
Le reazioni sono bi-partisan, e prese di posizione arrivano anche da Italia Viva. Il leader Matteo Renzi, anche lui più volte in polemica per dei servizi di Report che lo riguardavano scrive: «Esprimo solidarietà personale e istituzionale all'onorevole Ruggieri per le invereconde affermazioni di un conduttore del servizio pubblico». Il capogruppo Davide Faraone, dal suo canto osserva: «Non è tollerabile un simile comportamento, come quello denunciato dal collega Ruggieri, che anche io ho subito, da parte di un giornalista del servizio pubblico». Faraone, infatti, assieme a Ruggieri aveva dato notizia, qualche mese fa, in Commissione vigilanza del dossier anonimo che accusava Ranucci di presunte molestie sessuali all'interno della redazione del programma (documento su cui l'audit della Rai non ha rilevato alcun riscontro). «Dopo quello che è accaduto - prosegue Faraone - credo sia necessario un intervento da parte dei presidenti di Camera e Senato per tutelare l'onorabilità dei parlamentari che non possono diventare oggetto di minacce da parte di un vigilato, e della commissione di vigilanza stessa il cui valore deve essere riaffermato». Interviene anche il coordinatore nazionale del partito Ettore Rosato. Quello di Ranucci, scrive, è «un comportamento che, se fosse accertato, sarebbe intollerabile soprattutto perché tenuto da un giornalista del servizio pubblico. Mi auguro si faccia al più presto chiarezza sull'accaduto». 

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