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Otto e Mezzo, l'insulto di Marco Travaglio a Mario Draghi: "Il cagnolino degli americani"

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La crisi tra Russia e Ucraina, con un attacco ordinato da Vladimir Putin sempre più vicino e drammaticamente probabile, irrompe anche a Otto e Mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber su La7. Ospite in collegamento ecco Marco Travaglio, il direttore del Fatto Quotidiano che con Mario Draghi ha da sempre un conto aperto.

Dunque, la domanda della Gruber: "Che ruolo sta giocando l'Italia di Draghi nel trovare una soluzione alla crisi ucraina?". Occasione troppo ghiotta, per Travaglio, per dar contro al premier e al governo. Occasione che infatti non si lascia sfuggire.

 

"Mi pare un ruolo piuttosto marginale, quello che ha sempre avuto l'Italia - premette -. Anche la Francia stenta ad incidere: per ora la partita per quanto riguarda l'Europa la stanno giocando Russia, Stati Uniti e Germania", sottolinea il direttore".

 

E ancora: "Poi che noi dopo alcuni anni sbrigativamente liquidati come sovranisti e populisti siamo tornati ad essere il cagnolino fedele degli americani indebolisce la nostra posizione", spara ad alzo zero. "Cagnolini degli americani", secondo Travaglio. "Se contiamo poco in Europa potremmo contare almeno in quanto mediatori con una posizione in politica estera multilaterale. Invece il multilateralismo nei confronti di Russia e Cina lo abbiamo abbandonato nell'ultimo anno, siamo visti molto vicini agli americani, per questo non siamo l'interlocutore più affidabile per giocare un ruolo di mediazione", conclude Marco Travaglio.

 

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