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Vauro, la vignetta agghiacciante: "Mostrare il green pass. E su Putin...", chi si schiera con lo zar russo

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Certo, in televisione la risolve affermando che "non sto né con Joe Biden né con Vladimir Putin". Il protagonista di simili esternazioni, che risalgono alla scorsa settimana, è il vignettista comunista Vauro Senesi. Già, da buon comunista non riesce proprio a prendere del tutto le distanze dallo zar Putin, dall'uomo che ha definito "una sciagura" il crollo dell'Unione sovietica. Forse, Vauro condivide quest'ultimo pensiero. 

 

Quello che però forse Vauro scorda è che tra Biden e Putin c'è in mezzo l'Ucraina. Può benissimo non sostenere né l'uno né l'altro presidente, ma potrebbe limitarsi a stare senza indugi dalla parte di Kiev e di Volodymyr Zelenski. Ma anche in questo caso, il vignettista fatica e non poco. Sempre la scorsa settimana in tv insisteva sugli "stemmi nazisti" che si vedrebbero in Ucraina. Insomma, nazisti a Kiev, anche in questo caso con buona pace di Zelensky, che per inciso è ebreo.

 

E tutte le difficoltà di Vauro nel prendere le parti dell'Ucraina senza indugi, come appare sensato e condiviso di fatto a livello planetario (se non dalla Cina, non a caso comunista) emergono con prepotenza dalla vignetta sulla prima pagina del Fatto Quotidiano di oggi, martedì 1 marzo. Ecco due dei tipici personaggi disegnati da Vauro all'ingresso di un ristorante, titolo del disegno: "Nuove norme d'accesso". Ed ecco così un membro dello staff del ristorante intimare all'avventore: "Prego mostro il green pass e dica tre volte Putin è il nuovo Hitler". Insomma, contro il certificato verde e contro chi tratteggia Putin come Hitler. Tutto chiaro, no?

Vauro, la vignetta "pro-Putin": clicca qui per vederla

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