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L'aria che tira, Massimo Giletti interrotto per la pubblicità sbrocca con la Merlino: "Si vede che i suoi programmi...", gelo a La7

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Nervi un po' tesi tra Massimo Giletti e Myrta Merlino a L'aria che tira. La giornalista manda la pubblicità nel bel mezzo della discussione sulla guerra in Ucraina, suscitando un certo stupore nel conduttore di Non è l'Arena, ospite in studio. 

Di fronte alle velate rimostranze del collega, la Merlino allarga le braccia: "Eh lo so, ne ho tanta! Ma sono zeppa di pubblicità". A quel punto a Giletti non resta che complimentarsi con la Merlino: "Vuol dire che i programmi vanno bene". Fuoricampo, arriva la battuta del sindacalista Giorgio Cremaschi, in collegamento: "La guerra tira...".

 

 

 

 

Proprio con Cremaschi, Giletti ha messo in scena un vivace scambio di vedute. "In guerra la prima vittima è la verità, mentre bisogna mantenere intatta la capacità di ragionare. I russi occupano le centrali nucleari perché sono un obiettivo strategico, pensare che vogliano scatenare la guerra nelle centrali è propaganda e aumenta le tensioni", sottolinea Giletti ribattendo alle contestazioni di Cremaschi, perfetto esempio di "né-né", né con Putin ma nemmeno con la Nato. 

 

 

 

 

Una posizione un po' "pelosa" e ambigua, che Giletti sintetizza con una battuta: "Non teme che le bandiere arcobaleno diventino sbiadite?". Cremaschi si accende: "Non cominciamo col pollaio!". E quando la situazione rischia di infiammarsi, la Merlino invoca il time-out: "Caro Giletti adesso strabuzzerai gli occhi però devo andare di nuovo in pubblicità".
 

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