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Ucraina, Anna Safroncik a Papa Francesco: "Solo lei può fermare Vladimir Putin"

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"Kiev oggi è la capitale del mondo libero e va difesa come il simbolo di tutto ciò che la democrazia ha conquistato". Anna Safroncik, attrice originaria proprio della capitale dell'Ucraina, ha messo il suo Paese al centro del monologo presentato due sere fa a Le Iene, su Italia 1. "Sulla facciata della casa dove sono cresciuta c'erano due parole: pace e libertà. Il mio popolo oggi non sa più che cosa sia la prima e sta per perdere anche la seconda", ha continuato la Safroncik. 

 

 

 

L'attacco contro l'Ucraina è stato vissuto dall'attrice in prima persona. A pochi giorni dall'inizio dell'invasione russa, infatti, aveva raccontato ai suoi fan su Instagram il dramma di suo padre, che si trovava a Kiev con sua moglie nel momento in cui l'esercito russo è entrato nel Paese. Alla fine, però, dopo un lungo viaggio i due sono riusciti a raggiungere l'Italia. Parlando ai telespettatori de Le Iene, la Safroncik ha sostenuto che quanto fatto dall'Occidente finora probabilmente non è abbastanza: "Il giornalista Carlo Verdelli ha chiesto a Ursula von der Leyen, a Mario Draghi, Sergio Mattarella e a tutti i capi di stato europei di riunirsi simbolicamente a Kiev per fermare questo sprofondo".

 

 

 

Poi la sua personale proposta: "Io non sono nessuno per chiederlo, ma vorrei che ascoltassero questo appello e che con loro ci fosse Papa Francesco, che anche per noi ex sovietici è testimone di pace e speranza". E infine la richiesta diretta al Pontefice: "Con la sola presenza, lei può costringere Putin a fermare le bombe e aprire finalmente un vero dialogo. La mia città in questi mesi si tingeva di bianco e di rosa per la fioritura e ora è dilaniata dalle esplosioni. Ed è lì, ad aspettarla".

 

 

 

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