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Toni Capuozzo asfalta Luigi Di Maio: "Un disastro, con che faccia possiamo chiedere qualcosa a Putin?", come ci ha condannato

Toni Capuozzo

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Non è d'accordo con l'invio di armi in Ucraina l'ex inviato di guerra Toni Capuozzo. "Quelle armi non cambiano la sorte del conflitto. E poi ci siamo bruciati la possibilità di svolgere un ruolo di mediazione", dice in una intervista a La Verità il giornalista. "Immaginate se avessimo fatto anche di più con i profughi, senza però inviare le armi".

 

 

In ogni caso un eventuale ruolo di mediazione con Putin lo aveva già bruciato Luigi Di Maio che in tv definì il presidente russo peggio di un animale. "Un disastro. Con che faccia gli potremmo chiedere di trattenersi dall'invadere Kiev? Ma allora ha ragione Volodymyr Zelensky: dovremmo mandare gli aerei all'Ucraina. Se ti metti l'elmetto, non puoi darti malato", aggiunge Capuozzo. "Non puoi fare la guerra per procura". E "quando Draghi dice che 'non abbiamo mai visto l'Europa così unita', in un certo senso ha ragione. Ma non l'abbiamo nemmeno mai vista così impotente. Unita nell'impotenza".

 

 

Peraltro la guerra è destinata ad allargarsi a nuovi protagonisti. "Un pezzetto di Siria in Europa lo stiamo già trasportando: anzitutto, i 16.000 dell'esercito di Bashar Al Assad, che si sono uniti ai russi. Ma dall'altra parte, ci sono americani che stanno reclutando miliziani di Idlib, appartenenti al fronte di Al Nusra", sottolinea Capuozzo, che teme uno scenario simile alla Siria: "C'è il rischio che il conflitto s' incancrenisca. Non mi sorprenderebbe, ad esempio, se anziché sferrare l'attacco finale a Kiev, i russi disponessero una sorta di assedio medievale, guadagnando nel frattempo terreno a Sud. L'altro rischio, appunto, è che la guerra si allarghi". 

 

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