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Toni Capuozzo: "Che situazione vedo sul campo". Ucraina, indiscrezioni esplosive: cosa può accadere

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Che ne sarà della guerra in Ucraina? Quando finirà l'invasione della Russia di Vladimir Putin? Come ne uscirà l'Europa e chi sarà il vincitore? Davvero il conflitto, così come fatto trapelare da fonti dì intelligence nei giorni scorsi, potrebbe terminare il prossimo 9 maggio? Tutte domande su cui si riflette a Quarta Repubblica, il programma condotto da Nicola Porro su Rete 4, dove ospite in studio c'è Toni Capuozzo, una delle voci più ascoltate in Italia durante questo conflitto.

 

Il giornalista, esperto ed inviato di guerra, sempre piuttosto critico nei confronti dell'Europa e in una certa misura anche nei confronti di Volodymyr Zelensky, il premier ucraino, spiega che un incredibile e impronosticabile semi-successo di Kiev, ora, è possibile. Sta tutto in una frase: "È loro diritto difendersi, vedo che sul terreno c’è una situazione che rende possibile il successo negoziale", spiega Capuozzo. Il riferimento è alla ritirata dei russi da alcune città, al fatto che la guerra-lampo, lampo non è mai stata. E così, ecco crearsi condizioni negoziali relativamente favorevoli in vista dei negoziati in Turchia che riprendono oggi, martedì 29 marzo. Negoziati dai quali ci si attende molto, un netto passo in avanti verso una auspicate pace. 

 

Nelle ultime ore, Capuozzo aveva anche avvertito sui rischi che si corrono nel voler "umiliare" Vladimir Putin. "Ho paura di vedere Putin all'angolo", aveva spiegato, chiedendo di riflettere sulla possibilità di offrire "una via d'uscita onorevole" allo zar. Perché altrimenti, questo il timore di Toni Capuozzo, il presidente della federazione russa potrebbe davvero fare ricorso alle armi atomiche.

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