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Toni Capuozzo su Edy Ongarlo: "Lo conoscevo, chi era davvero". L'inconfessabile verità sull'italiano ucciso in Donbass

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Tra le vittime della guerra in Ucraina anche un italiano: Edy Ongaro. Il 46enne era nel Donbass dal 2015 e ha perso la vita proprio a fianco delle milizie separatiste, ucciso da una bomba a mano. A ricordarlo Toni Capuozzo. A lui il giornalista ex vicedirettore del Tg5 dedica un lungo post, definendo quanto accaduto "la notizia che più mi ha colpito". Edy, da Portogruaro - si legge sul profilo Facebook di Capuozzo -, "era inquadrato in una brigata internazionale a fianco dei secessionisti del Donbass. Seguivo il suo profilo, qui su FB, anche se da tempo era chiaro che avesse altre cose da fare".

 

 

Ma chi era davvero l'uomo definito dai più come "ricercato" in Italia? "Era un comunista vecchio stampo - lo descrive -, che non negava le foibe, e piuttosto ne faceva una gloria della giustizia proletaria. Riposi in pace, lui e la sua coerenza, che rivelano la grande confusione tra i cuori generosi e smarriti delle destre e delle sinistre più eccitabili".

 

 

Ongaro era stato implicato in una rissa in un bar di Venezia, dove aveva colpito l'esercente con un calcio all'addome, scagliandosi alla fine anche contro un carabiniere. Rimesso in libertà il 46enne era sparito. Da qui quelle che il giornalista definisce "accuse taglienti tra camerati e tra compagni", che paiono "spasimi moribondi delle ideologie del ‘900". La domanda infatti è: "Cosa ha a che fare l’autoritarismo di Putin, e la sua politica di potenza con il vecchio comunismo ? Poco: solo l’assenza di libertà e la repressione del dissenso". Da qui la conclusione: "Il mondo, visto da queste mongolfiere ideologiche sembra un sanguinoso scherzo da primo aprile. Meglio restare con i piedi per terra". 

 

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