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Federico Rampini, così Putin può sopravvivere alle sanzioni: scacco matto all'Europa?

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"In Occidente si respira del trionfalismo sull’efficacia delle nostre sanzioni, come se la Russia fosse già agli sgoccioli, come se Putin fosse sul punto di essere strangolato economicamente. Ma bisogna stare attenti": Federico Rampini mette tutti in guardia, sottolineando che è ancora troppo presto per cantare vittoria dal punto di vista economico. E per rendere il tutto più chiaro ha fatto l'esempio dell'Iran: "Sopravvive da molti anni alle sanzioni. Ci ho viaggiato a lungo, ho visto il disagio che le sanzioni creano alla popolazione ma ho visto anche che il regime degli ayatollah addirittura in qualche modo perverso riesce ad arricchirsi sulle sanzioni, perché sono i capoccia del regime ultracorrotto che col mercato nero fanno degli ottimi affari sfruttando i disagi della popolazione".

 

 

 

L'editorialista del Corriere della Sera, poi, ha spiegato in che modo un regime messo al bando dalle sanzioni riesce ad alimentarsi: "L'Iran ha messo in piedi una sorta di finanza internazionale clandestina illegale, semi-invisibile, ma con dei contatti bancari in tutto il mondo". Una mossa che lo zar potrebbe aver già fatto con largo anticipo: "Putin sta preparando questa guerra da molti anni e quindi sicuramente ha già messo in piedi una struttura di finanza parallela".

 

 

 

Non è così difficile pensare a uno scenario del genere. A tal proposito il giornalista ha detto: "Immaginiamoci quello che fanno per sopravvivere i narcos, la ndrangheta, la camorra, hanno la polizia di tutto il mondo alle calcagna eppure hanno conti bancari dappertutto. Putin tra l'altro ha una mafia in casa molto importante e ben organizzata, sicuramente ha preso esempio". 

 

 

 

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