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Bucha, lo strazio di Shevchenko: "Venite a vedere, c'erano i miei amici". Lacrime e disperazione dalla Merlino

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Siamo a L'aria che tira, il programma condotto da Myrta Merlino su La7. La puntata è quella di oggi, lunedì 4 aprile, il giorno in cui il mondo intero è ancora sotto-choc per quanto emerso nelle ultime ore, per l'orrore di Bucha, in Ucraina. Le immagini dei cadaveri per strada, i civili giustiziati con le mani legate, i corpi martoriati gettati nei pozzi, le stanze per le torture. Con la ritirata russa è emerso l'inferno. Immagini di una brutalità che ha pochi precedenti.

 

E quelle immagini, al pari di molti altri nel mondo, dai leder politici alle persone comuni, hanno sconvolto anche Andrij Shevchenko, l'ex calciatore ucraino, l'ex asso del Milan, che da quando è scoppiata la guerra fa sentire la sua voce e cerca di sensibilizzare il mondo davanti alla causa ucraina.

"Non ci posso neanche credere. Come ho già detto siamo sconvolti da quello che abbiamo visto - premette Shevhcenko -. Anche solo pensare al fatto che Bucha è a dieci, quindici chilometri da Kiev. Ci sono molti amici miei. Solo a pensare a quello che è successo...", afferma prima di doversi interrompere, la voce interrotta dal pianto.

 

Dunque, Shevchenko si sfoga: "Io comunque non entro dentro la politica, la cosa più importante è portare la pace nel mio Paese. Dico solo una cosa: chi ha ancora dubbi, per favore, venga a Mariupol. Venga a Bucha. Così capite voi, di persona, cosa sta succedendo". Un messaggio, chiarissimo, a tutti coloro che ancora osano dubitare, eccepire, paventare il "complotto ucraino" davanti alle immagini del martirio. Ancora una volta la voce dell'ex calciatore è interrotta dai singhiozzii. "L'Ucraina si sta difendendo. Noi siamo gente di pace, non vogliamo nessuna guerra. Noi stiamo soltanto difendendo la nostra casa", conclude Shevchenko.

Shevchenko a L'aria che tira, clicca qui per guardare il video

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