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Volodymyr Zelensky, "minaccia nucleare concreta": nascosto in un bunker, la conferma sull'attacco atomico?

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Sono ormai passati 43 giorni da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Se il conflitto va avanti da così tanto tempo, ciò è una conseguenza della decisione iniziale di Volodymyr Zelensky, che ha scelto di non scappare (nonostante l’aiuto offerto dagli Stati Uniti) e di rimanere a guidare la resistenza del suo Paese. Ma dove si sta nascondendo il presidente ucraino? Nelle prime fasi della guerra è stato un bersaglio della Russia, con Vladimir Putin che lo voleva morto.

 

 

Ma i presunti tentativi di ucciderlo sono stati tutti sventati. Stando a quanto riportato dalla stampa ucraina, Zelensky passa la maggior parte del tempo a lavorare in un bunker segreto situato a Kiev, probabilmente non distante dal suo vero ufficio, dove ogni tanto torna per i collegamenti in streaming con l’Occidente. È nel bunker, però, che la resistenza viene portata avanti: è lì che Zelensky decide e coordina le operazioni militari e gli interventi umanitari e di soccorso, supportato dai suoi uomini più fidati.

 

 

Mykola Azarov, ex premier ucraino, è stato in questo bunker in passato e lo ha descritto come un rifugio “completamente protetto, preparato in epoca sovietica per la leadership politica e militare dello Stato contro un attacco nucleare. Neanche l’impatto diretto delle munizioni nucleari può colpire le persone nel rifugio”. Secondo Pravda Ukraina, in questo bunker il presidente Zelensky sarebbe a stretto contatto con diverse persone: a partire da Kyrylo Tymoschenko, vice capo dell’ufficio presidenziale, e da Oleksandr Kubrakov, ministro delle Infrastrutture. Un ruolo di rilievo è ricoperto anche da Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente nonché colui che intrattiene i rapporti con la Casa Bianca.

 

 

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