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Marco Travaglio a Otto e Mezzo: "Zelensky e gli sporchi interessi di Joe Biden", una spaventosa teoria

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L'Europa sta capendo di non dover seguire gli Usa in tutto quello che riguarda la guerra in Ucraina: ne è convinto Marco Travaglio, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. "Lentamente, meglio tardi che mai, la parte più avveduta e libera dell'Unione europea, quindi non i camerieri di Joe Biden e Boris Johnson, ma quelli che hanno conservato un minimo di lucidità e cioè Macron e Scholz, sta cominciando a rendersi conto - e a renderlo anche pubblico - che non si può seguire in tutto e per tutto le richieste e le pretese di Biden e Zelensky".

 

 

 

Secondo il direttore del Fatto Quotidiano, "Zelensky legittimamente ha le sue esigenze, gli americani - legittimamente o meno - fanno i loro sporchi interessi". Il punto, come ha sottolineato Travaglio, è che "l'Europa non ha gli stessi interessi degli americani". Per l'ospite della Gruber, il fatto che il presidente statunitense abbia usato il termine "genocidio" per parlare delle azioni dei russi in Ucraina ha solo una motivazione: "Perché gli americani insistono con questa escalation verbale? Perché devono supportare una escalation militare. Non possono accettare che la guerra duri poco e che nasca una trattativa proficua". 

Marco Travaglio a Otto e mezzo, il video

 

 

 

L'unico obiettivo degli americani, insomma, sarebbe quello di sabotare le trattative: "Parlare di genocidio vuol dire non voler trattare con Putin. Per fortuna, ed è la seconda volta, Macron ha messo uno stop. In questa guerra ci sono gli invasi, gli invasori e gli invasati", ha chiosato Travaglio.

 

 

 

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