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Massimo Fini: "Italia occupata dagli Alleati, non dai tedeschi. Loro neanche uno stupro, gli americani invece..."

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Massimo Fini

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Massimo Fini ha scritto un articolo sul Fatto Quotidiano che ha scatenato molte polemiche. Il giornalista si è occupato di Pier Luigi Bellini, detto “Pedro”, che era stato al comando del gruppo di partigiani che aveva catturato Mussolini a Dongo. Parlando della reticenza di Bellini nel rivendicare o glorificare quel gesto, Fini si è poi spinto a sostenere che durante la seconda guerra mondiale a occupare l’Italia non siano stati i tedeschi, ma gli Alleati.

 

 

Uno stravolgimento della storia che ha ovviamente attirato forti critiche, ma che è nel pieno stile del Fatto Quotidiano degli ultimi mesi. “L’esercito tedesco - scrive Fini - a parte alcune azioni efferate, veri crimini di guerra a opera dei reparti speciali, le SS (Marzabotto e Sant’Anna di Stazzema in testa), in Italia si comportò con correttezza. Non c’è stato un solo caso di stupro addebitabile ai soldati tedeschi, mentre innumerevoli sono stati gli stupri perpetrati dai soldati americani che oggi noi, per pudicizia, chiamiamo ‘marocchinate’. Nel bene e nel male i tedeschi rimangono i tedeschi”.

 

 

Prima ancora aveva fatto alcuni commenti sulla Resistenza: “Dal punto di vista militare fu un fatto marginale all’interno di quella tragica epopea che è stata la seconda guerra mondiale. Fu il riscatto morale di poche decine di migliaia di uomini e donne coraggiosi, non del popolo italiano. Ma con la retorica della Resistenza noi italiani abbiamo fatto finta di aver vinto una guerra che invece avevamo perso e nel modo più inglorioso”.

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