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"Sto venendo a prendere la tua anima...". La frase choc che terrorizza i russi (e Putin)

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Stepan Tarabalka era diventato famoso nelle prime fasi della guerra in Ucraina con il soprannome di “fantasma di Kiev”. Il 29enne è stato ucciso a metà marzo mentre combatteva un numero elevato di forze nemiche ed è stato insignito della medaglia dell’Ordine della Stella d’oro, il riconoscimento più alto per il coraggio mostrato in combattimento. Per giorni di lui sono stati visibili solo l’elmetto e gli occhiali, che hanno alimentato la sua storia tra mito e realtà.

 

 

Di certo c’è che Tarabalka è stato un eroe: gli sono stati attribuiti almeno 40 aerei russi abbattuti, dopodiché è rimasto ucciso durante una missione, che sarebbe riuscito a portare a termine ma a costo della sua stessa vita. La gente lo chiamava il “fantasma di Kiev” perché la sua identità non era nota e perché era diventato un incubo per l’invasione aerea dei russi. Lo stato maggiore ucraino aveva cavalcato parecchio il suo personaggio, tanto che in un tweet Tarabalka veniva mostrato nella cabina del suo jet Mig-29 con la faccia coperta e con un messaggio eloquente: “Ciao, occupante, sto venendo per la tua anima”.

 

 

A un certo punto in molti si erano interrogati sulla reale esistenza del “fantasma di Kiev”: e se fosse solo una trovata propagandistica? E invece la sua identità è stata finalmente svelata: “Sappiamo che stava volando in missione - ha dichiarato la famiglia, secondo cui il sogno di Tarabalka fin da ragazzino era appunto quello di diventare un pilota di caccia - e ha portato a termine la missione, il suo compito. Poi non è tornato. Queste sono tutte le informazioni che abbiamo”.

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