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Quarta Repubblica, Vittorio Sgarbi contro l'Ucraina: "Una violenza nazista", la foto che lo scatena

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Eccoci a Quarta Repubblica, il programma condotto da Vittorio Sgarbi su Rete 4, la puntata è quella di lunedì 16 maggio. E da Nicola Porro, va da sé, si parla della guerra in Ucraina, dell'invasione russa sotto ogni aspetto e sfumatura. Compreso l'Eurovision.

 

Si pensi per esempio all'appello mosso da Volodymyr Zelensky a favore della Kalush Orchestra, appello clamorosamente raccolto, dato che alla fine il gruppo ucraino ha vinto. Appello che però ha attirato anche alcune polemiche di chi diceva che non si sarebbe dovuto orientare un appuntamento così importante.

Sgarbi, da par suo, non la pensa così: "La guerra non è politica.Un popolo sotto le bombe ha un espressione di poesia e di libertà e il popolo è dalla parte degli oppressi, è un voto spontaneo", rimarca. Ma qualcosa da eccepire, comunque, il critico la ha. E spiega: "Il voto della canzone è mosso da un sentimento di solidarietà spontanea, i soldati prigionieri russi dicono quelle cose perché costretti e questo è orribile", il riferimento è ai video dei prigionieri che parlano proprio della vicenda.

 

Ma forse la cosa più dirompente ed interessante, Sgarbi la dice sul primo processo per crimini di guerra, che si sta tenendo a Kiev contro il sergente 21enne Vadim Shyshimarin. "Vedere quel piccolo soldato bambino umiliato da il senso di una violenza veramente nazista, processino Putin, no quel ragazzino!", ha tuonato Sgarbi.

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