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Non è l'Arena, "di fronte alla Zakharova...": la soffiata su Giletti del big del Pd

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Sulla tanto discussa puntata di Non è l'Arena condotta da Mosca, Emanuele Fiano rompe il silenzio. Il deputato del Partito democratico è stato ospite domenica 5 giugno e ora spiega quanto accaduto, prendendo dunque le difese di Massimo Giletti. "Come era prevedibile sulla trasmissione a cui ho partecipato ieri sera, Non è l'Arena condotta da Massimo Giletti, si stanno scatenando molte polemiche", esordisce ad Affaritaliani.it.

 

 

Come tiene a precisare, la trasmissione di La7 era divisa in due capitoli distinti: "Nella prima parte, c'era un'intervista di Massimo Giletti alla signora Zakharova, che è la portavoce del ministro degli Esteri russo Lavrov. In questa prima parte, alla quale ho assistito guardandola su un monitor, la Zakharova ha fatto utilizzo della più bieca e falsa propaganda russa per relativizzare, minimizzare e sviare ogni possibile critica sulla criminale aggressione che la Russia di Putin sta attuando nei confronti dell'Ucraina. A me è parso che questa intervista sia il manifesto classico della propaganda russa, la Zakharova non ha mai risposto a nessuna domanda di Giletti, ha irriso in parte Giletti, ha detto in sostanza che noi italiani non conosciamo bene la storia, non conosciamo la storia del Donbass".

 

 

Questo però non ha impedito al conduttore di prendere le distanze. Secondo lui, il giornalista "ha criticato la Russia su molti argomenti, ricordando i massacri in Cecenia, l'invasione della Crimea, gli interventi russi in Siria, ad Aleppo, e poi Giletti ha sostenuto una tesi che personalmente non concordo e cioè che anche se non siamo d'accordo sul passato e sul ruolo dell'Occidente". Insomma, per Fianco non c'è stata solo la propaganda russa. E, in risposta a chi ora gli punta il dito contro, conclude: "Ho visto Giletti non piegato alla propaganda di Mosca, anche se ha tenuto un taglio che non era il mio".

 

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