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Massimo Giletti, "com'è arrivato a Mosca?": Salvini e l'ambasciata russa, cosa non torna sul viaggio

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Continua a tenere banco il caso del viaggio mancato di Matteo Salvini a Mosca. L’ambasciata russa ha diffuso una nota per fare chiarezza, affermando di aver aiutato il segretario della Lega nell’acquisto dei biglietti aerei in rubli: una volta abortita la missione di pace a Mosca, i biglietti sono stati prontamente rimborsati. Giovanni Rodriquez ha però alimentato la polemica, gettando nella “mischia” anche Massimo Giletti, che domenica scorsa ha condotto Non è l’Arena dal Cremlino.

 

 

“Se risulta davvero impossibile acquistare il volo per Mosca senza l’intervento diretto dell’ambasciata, Giletti e compagnia davanti al Cremlino come ci sono arrivati, via terra?”, è l’interrogativo avanzato dal giornalista. In merito al caso Salvini, l’ambasciata russa ha spiegato che, a causa delle sanzioni imposte dall’Ue, i voli diretti Roma-Mosca sono stati sospesi e quindi si era reso necessario acquistare biglietti aerei per un volo Aeroflot con partenza da Istanbul, in Turchia.

 

 

“L’ambasciata ha assistito Salvini e le persone che lo accompagnavano - si legge nella nota - nell’acquisto dei biglietti aerei di cui avevano bisogno in rubli tramite un’agenzia di viaggi russa. In quanto il viaggio di Salvini a Mosca non è avvenuto per motivi ben noti, alla fine ci è stato restituito l’equivalente della cifra spesa per l’acquisto dei biglietti aerei in euro. Non vediamo nulla di illegale in queste azioni”.

 

 

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