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Luigi Di Maio, la "frase rubata" con cui ridicolizza il M5s: una bomba in prima pagina

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E venne il giorno dello strappo. Luigi Di Maio ha infatti ufficialmente dato l'addio al M5s, il partito che di fatto lo ha creato. La rottura con Giuseppe Conte è insanabile. L'innesco definitivo è stata la fornitura delle armi all'Ucraina, ma che i due galletti non potessero coesistere era noto da tempo. Inoltre, Giggino sarebbe rimasto fuori dal Parlamento, nel caso in cui i grillini non rivedessero anche il limite dei due mandati, loro principio fondativo.

 

E insomma... grazie, arrivederci. Di Maio si fa il suo gruppo in Parlamento, "Insieme per il futuro", in attesa di capire cosa farà nel suo, di futuro: un partito? Entrerà in altre formazioni politiche? Addio alla politica tout-court? Addio alla politica ma soltanto "per un giro di giostra"? Chissà, chi vivrà... vedrà.

Nel frattempo, nell'attesa, ecco che su Giggino piove la pungente satira di Osho, il tutto in prima pagina su Il Tempo. Una pungente satira che sì, certo, colpisce il ministro degli Esteri. Ma colpisce anche il suo ormai ex partito. Svolgimento: ecco la celeberrima foto del Di Maio esultante ai tempi del governo gialloverde, nella grottesca scorribanda al balcone dopo che fu approvato lo sciagurato reddito di cittadinanza. Ve la ricordate la scena, giusto? Quella dell'"abbiamo abolito la povertà". Bene, nella reinterpretazione dello slogan offerta da Osho, si legge: "Abbiamo abolito il Movimento 5 Stelle". Ed ogni spiegazione, va da sé, risulta del tutto superflua.

 

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