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Enrico Mentana, "Salvini, Meloni o Letta?": una clamorosa risposta, per chi fa il tifo

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Nessuna discesa in campo per Enrico Mentana. Il direttore del Tg di La7 non ha alcuna intenzione di abbandonare il giornalismo: "Io in politica. No, grazie" premette ancora una volta per poi raccontare un aneddoto del suo passato: "Da giovane ero appassionato di politica, poi ho pensato che fare il giornalista fosse meglio". E a chi, come l'Adnkronos gli chiede cosa farà fra qualche anno, Mentana non attende a replicare: "Quando smetterò di fare il mio lavoro per andare in pensione, troverò qualche collaborazione. Bisogna però pensare al rinnovamento della categoria, perché l'età dei giornalisti noti è piuttosto alta. Bisogna fare largo ai giovani. Io vengo dalla generazione che leggeva i giornali. Oggi i giovani non vogliono aspettare e pagare per leggere notizie della sera prima. I parametri sono cambiati".

 

 

Il giornalista non ha alcuna intenzione di rinunciare a quello che più ama. Noto per le sue lunghe maratone, il direttore del Tg di La7 non si è smentito. Anche durante la guerra in Ucraina, ha aggiornato i telespettatori con una lunga sfilza di dirette. "Voglio fare il lavoro che mi appassiona", ribadisce.

 

 

Ma per farlo Mentana ha imparato a essere neutrale: "Io ho sempre considerato di fare con passione il lavoro che faccio perché cerco di essere 'appassionato nella mia spassionatezza', nel senso che se vince Fratoianni o la Meloni, Letta o Salvini per me è assolutamente identico, credo di riuscire a mantenere la stessa distanza critica. Nel calcio no, nel calcio sono un vero tifoso". 

 

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