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Francesca Troiano, la deputata lascia il M5s: "Senza un pensiero". Clamoroso: in che partito entra

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C'era un tempo in cui il bersaglio preferito dei grillini era Matteo Renzi reo, tra le altre cose, di aver fatto "sloggiare" da Palazzo Chigi il leader pentastellato Giuseppe Conte provocando una crisi di governo che ha condotto Mario Draghi sulla poltrona più importante del Paese. C'erano attivisti grillini-contiani che nelle adunate di piazza urlavano persone che urlavano “Fatelo fuori”, "Sparategli".

Ora i tempi devono essere cambiati se Francesca Troiano, 36 anni, entrata alla Camera col M5S ha scelto di passare col partito di Matteo Renzi dopo un breve periodo trascorso nel gruppo misto. Al Giornale che la ha intervistata l'ex pentastellata spiega che è stata nel M5S per 10 anni e "la scelta di andarmene è maturata dopo quattro anni da parlamentare. Italia Viva è il partito che meglio coniuga questi tre elementi: giovani, riformismo, Europa. I Cinquestelle, che sono passati dai Verdi ai Liberali e, infine ai Socialisti europei, non hanno mai avuto un'idea chiara in quale direzione andare". "Penso che il progetto di Renzi, a differenza di tutti gli altri, faccia sintesi", aggiunge. "Non un centro che debba raggruppare tutto e il contrario di tutto, ma un centro liberale e riformista con idee chiare”. 

 

 

Francesca Troiano è delusa dal partito di Beppe Grillo: "Essere entrati in Parlamento con idee dirompenti che tenevano insieme tutto e il suo contrario, senza un pensiero strutturato, ha fatto emergere tutte le contraddizioni del M5S creando un tonfo sia nel primo sia nel secondo governo Conte. In questo contesto, il primo che parlava era quello che dettava la linea e spesso era anche il più estremista, specie sul tema della giustizia”. "Sono stata quattro anni nel M5S e ho atteso una chiarezza programmatica per capire dove si volesse andare. Ed è così che sono esplose una serie di contraddizioni prima con Luigi Di Maio e, ora, tra chi vuole continuare a sostenere il governo e chi vuole uscirne", puntualizza l'ex grillina che alla domanda sul perché ha scelto Renzi e non Di Maio risponde: "Nella formazione di Di Maio non vedo un pensiero strutturato sulle sue finalità politiche”.

 

 

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