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Controcorrente, "la pace? Non come vuole Zelensky": doccia gelata per il premier ucraino

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La guerra prosegue. Il massacro in Ucraina di giorno in giorno si fa sempre più grave, agghiacciante. E la soluzione non sembra essere all'orizzonte: di negoziati di pace non si sente nemmeno più parlare, mentre i toni della Russia, Valdimir Putin in primis, si fanno sempre più minacciosi. Per intendersi, nelle ultime ore lo zar ha sfidato direttamente l'Occidente: "Dicono che possono batterci sul campo? Lo dimostrino". Pronto alla guerra totale, insomma, almeno a parole.

 

E del conflitto se ne parla a Controcorrente, il programma condotto da Veronica Gentili su Rete 4, dove tra gli ospiti figurano Paolo Liguori, direttore di TgCom24, e Federico Geremicca, firma e vicedirettore de La Stampa. E se Liguori spiega che, a suo giudizio, Putin sia molto più forte di quel che appare, e che insomma forse sarà necessario concedergli più di quanto preventivato, ecco che Geremicca è di parere opposto.

 

"Diciamola tutta però. Il vostro ragionamento porta a una sola conclusione, torno a parlare di guerra: la pace si fa alle condizioni di Putin, perché è questo che c'è dietro al vostro ragionamento", premette con vis polemica. E ancora, aggiunge: "Io condivido che la pace non si possa fare alle condizioni di Volodymyr Zelensky ma devono avere voce in capitolo anche, diciamo, i Paesi che lo stanno aiutando. Ma, vi sembra un uomo che possa aprire una trattativa, Putin?", conclude Geremicca lasciano in sospeso la domanda retorica. Insomma, pace sì: ma non è possibile raggiungerla alle condizioni chieste da Zelensky (e dunque dall'Occidente).

 

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