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Matteo Bassetti, la lezione a Crisanti: "Perché a differenza sua non mi candido"

 Matteo Bassetti

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Matteo Bassetti dà una lezione al collega Andrea Crisanti che correrà alle prossime elezioni con il Pd. "Ho visto che Crisanti e Pier Luigi Lopalco si sono candidati. È una scelta rispettabile e anche utile per la comunità. Per loro c’è un problema anagrafico, entrambi credo che siano vicini alla pensione e fanno una scelta per il futuro. Hanno fatto tanto per la scienza e ora potranno portare quello che hanno fatto in Parlamento", commenta il direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova che chiude la porta alla sua candidatura alle elezioni politiche ma lascia aperta forse quella per essere chiamato eventualmente al ministero della Salute. 

 

"Sono contento di fare il medico e il professore universitario. Non mi candido, appeno ho detto che avrei dato la disponibilità per fare il tecnico mi hanno sparato addosso", aggiunge infatti il professore. Che sull’ipotesi per fare il ministro della Salute resta vago: "Vedremo cosa succederà dopo il 25 settembre, chi sarà il premier. La politica qualche volta ha paura dei professionisti e dei tecnici, io sono contento di fare il mio lavoro". 

 

Poi tira una frecciata: "Il fatto poi che gli unici due candidati virologi siano a sinistra, fa pensare che la destra abbia paura a toccare questo argomento", conclude Matteo Bassetti. "Questa è la sensazione. Aver cancellato la pandemia, la campagna vaccinale, dalle agende del centrodestra non farà sparire il Covid".

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