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Otto e mezzo, Travaglio contro il Pd: "Dovrebbe chiedere scusa per le porcherie..."

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"Mancano 19 giorni alle elezioni, Letta drammatizza l'appello al cosiddetto voto utile": così Lilli Gruber apre la puntata di Otto e mezzo in onda questa sera su La7. Tra i suoi ospiti anche Marco Travaglio, che invece considera il "voto utile" come "un ricatto che non sta funzionando": "Il voto utile presuppone che ci sia un allarme democratico ai massimi livelli. Se facciamo finta di crederci, che sta arrivando il nuovo Mussolini, perché allora Letta ha buttato fuori dalla sua alleanza il M5s con la scusa dell'agenda Draghi e poi ha imbarcato Fratoianni che non ha mai votato la fiducia al governo?".

 

 

 

Secondo il direttore del Fatto Quotidiano, insomma, quello di Letta rappresenta un "punto di partenza fragile": "Se quell'allarme fosse fondato, Letta avrebbe fatto di tutto per formare un comitato di liberazione nazionale con tutti quelli che potevano entrarci". Travaglio, poi, ha fatto notare pure che "il voto utile presuppone che tu sia lì lì, ma il dislivello stando ai sondaggi è di 20 punti, quindi chi ci crede...".

 

 

 

Infine, il giornalista ha commentato le parole del segretario dem sull'attuale legge elettorale: "Ha detto che è la peggiore che ha avuto l’Italia... ma si chiama Rosatellum e l'ha imposta il Pd cinque anni fa per far perdere i 5 stelle. Un partito dovrebbe almeno chiedere scusa per le porcherie che ha fatto. Letta non c'era ma tutto il resto del partito c'era".

 

 

 

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