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Floris contro la Meloni: "Quando si passa dal 4 al 26%..."

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Nuova puntata di Otto e mezzo, su La7, e nuovo processo di Lilli Gruber a Giorgia Meloni. L'occasione è il caso Peppa Pig, cartone animato britannico dedicato ai più piccoli. "Il responsabile cultura di Fratelli d'Italia (Federico Mollicone, ndr) ha chiesto alla Rai di non mandare in onda gli ultimi episodi in cui si racconta di una famiglia di due mamme e un bambino perché, dice, non possiamo accettare l'indottrinamento gender", ricorda la Gruber. 

 

 

 

A dire la sua per primo Giovanni Floris, conduttore di DiMartedì: "Questo tema dei diritti civili secondo me conterà soprattutto dopo il voto. Noi siamo un Paese con un problema di inflazione spaventoso, siamo indebitati, dipendiamo tutto dai soldi che ci deve mandare l'Europa e la Meloni, se e quando vincerà, non potrà che fare quello che ha fatto Draghi se non vorrà mettere nei guai l'Italia. E l'Europa la starà a guardare visto che lei si opponeva a Draghi. Quindi la Meloni la butterà sui temi d'identità. Cercherà di soddisfare il proprio elettorato su queste questioni. E questo apre un problema d'identità illiberale". 



Il caso Peppa Pig: Gruber e Floris contro la Meloni, guarda il video di Otto e mezzo

 

Quindi l'annotazione politica più velenosa e feroce: "Quando un partito passa velocemente dal 4% al 25 o 26 per cento, ci si porta dietro gente che va bene solo per il 4%. Probabilmente quando la Meloni questa mattina ha sentito uno dei suoi chiedere di non mandare in onda Peppa Pig avrà pensato: ma con tutti i problemi che c'ho io, davvero parliamo di Peppa Pig?". Domanda che si potrebbe girare, pari pari, pure alla Gruber.

 

 

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