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Sondaggista Piepoli, le pagelle: "Letta dice cose inutili, la Meloni comunica bene"

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Spazio alle pagelle: Nicola Piepoli, noto sondaggista, dà un voto ai politici. Ce n'è per tutti, dal centrodestra al centrosinistra. Piepoli parte però dai due favoriti: Giorgia Meloni ed Enrico Letta. Alla leader di Fratelli d'Italia l'imprenditore e saggista affida un bel 8. Il motivo? "Comunica bene, prende voti dal suo target", afferma su Affaritaliani.it. Meno di manica larga con il segretario del Partito democratico, al quale va un risicato 5: "Comunica cose che non interessano all'opinione pubblica e non comunica cose che interessano all'opinione pubblica. Ad esempio i bonus alle famiglie, come combattere l'inflazione, come creare un'alta scuola di formazione per il Paese, etc... Dice cose inutili".

 

 

Da bacchettare per il sondaggista Matteo Salvini e Gianluigi Paragone. Il primo, a capo della Lega, merita per Piepoli un altro 5 perché "comunica cose che piacciono alla gente, ma non portano voti". Il secondo, fondatore di Italexit, guadagna una misera sufficienza, un 6: "Comunica su mezzi che a loro volta hanno difficoltà a comunicare". Più soddisfacenti le pagelli di Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni Marco Rizzo. Tutti e tre raggiungono un 8. L'ex premier in testa al Movimento 5 Stelle è "molto sul pezzo, molto teso verso il suo target di riferimento, la parte povera della popolazione". Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, parla invece di "cose giuste" per il suo elettorato. Un po' come l'ex deputato e segretario del Partito Comunista. 

 

 

Poco più sotto, ecco che ci sono Carlo Calenda: "Voto 7 e mezzo. Comunica cose giuste, ma meno di come dovrebbe farlo". Luigi Di Maio con un 7, in quanto necessita di più forza nella comunicazione. Silvio Berlusconi con voto 7 e mezzo: "Comunica quello che vuole comunicare ma con minor forza del solito". E in conclusione c'è Luigi De Magistris. Anche lui si aggiudica un 7 e mezzo, perché "comunica bene al suo target che però è limitato nell'ampiezza della comunicazione".

 

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