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Joe Biden e Nord Stream, Di Battista-Loy: la tesi del "sabotaggio Usa"

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Le perdite registrate nel gasdotto Nord Stream sono dovute "a un atto deliberato". Lo ha detto la premier danese Mette Frederiksen., ed è un passaggio forse decisivo nel giallo delle esplosioni che nel Mar Baltico hanno provocato la fuoriuscita di gas che dovrebbe durare, secondo gli esperti, una settimana. L'Ucraina ha accusato la Russia di aver sabotato il gasdotto che porta il gas dall'Est fino al cuore dell'Europa per generare vero e proprio "terrore energetico" in vista dell'inverno. Ma sui social spopolano le teorie "alternative" e complottiate secondo cui il sabotaggio potrebbe viceversa essere opera degli Stati Uniti, che avrebbero tutto l'interesse a rendere dipendente il Vecchio Continente nei confronti di Washington e spazzare via ogni tendenza filo-russa dall'opinione pubblica. Una tesi estrema che nemmeno Mosca ha abbracciato, considerando invece responsabili dell'incidente esponenti ucraini. In ogni caso, saremmo dalle parti di un vero e proprio atto di guerra extra-territoriale, sulla pelle degli europei. 

 

 



Tra chi punta il dito verso la Casa Bianca sembra esserci Alessandro Di Battista, il guru dei retroscenisti all'amatriciana. "Qualora il Nord Stream 1 (il gasdotto che porta il gas russo in Germania attraverso il Baltico) fosse stato davvero oggetto di sabotaggio - scrive su Facebook l'ex deputato del M5s - la domanda che politici e cittadini europei dovrebbero farsi è semplice: 'A chi conviene la sua interruzione?'. Invece credo che come sempre ogni responsabilità verrà data ai russi. Intanto la situazione è sempre più allarmante e non mi pare che i politici italiani se ne stiano rendendo conto". Non li cita, Dibba, ma i convitati di pietra di questa teoria sono proprio i russi. Non a caso, i complottisti italiani su Twitter condividono in massa il suo post.

Più esplicita Maddalena Loy, giornalista già salita alla ribalta nei mesi scorsi per la sua battaglia contro il Green pass molto cara ai no vax italiani. Su Twitter rilancia un video di qualche mese fa in cui il presidente americano Joe Biden. Era il 7 febbraio, il mondo assisteva alle trattative con Vladimir Putin per scongiurare l'invasione dell'Ucraina, che sarebbe iniziata due settimane dopo. "Se la Russia invade l'Ucraina - spiegava Biden in conferenza stampa dopo l'incontro con il leader tedesco Scholz alla Casa Bianca - non ci sarà più nessun Nord Stream 2. Porremo fine a tutto questo". Il giornalista dell'agenzia Reuters Andrea Shalal chiese: "Ma come farete, esattamente?". La risposta di Biden: "Glielo prometto, saremo in grado di farlo". Quella che era una minaccia politica a Mosca e al suo business energetico diventa oggi, per la Loy, l'ammissione di responsabilità americana. In mondovisione. Logico no?

 

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