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Rula Jebreal, la "replica" alla Meloni: "Pure il nonno di Trump..."

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Rula Jebreal cerca di metterci una pezza ma, come sempre succede, finisce che la pezza è peggiore del buco. Del resto, questa è la sua giustificazione per l'attacco a Giorgia Meloni: "Anche la stampa anglosassone ha dato notizia dei reati del padre e del nonno di Trump, come si legge sul Washington Post, The Independent & The Guardian. Questo accade a molti personaggi pubblici che assumono incarichi di rilievo. Detto questo è chiaro che le responsabilità penali non ricadono mai su terzi", dice all'AdnKronos la giornalista dopo che un suo tweet in cui attaccava la leader di FdI, ricordando la vicenda del padre della Meloni, coinvolto nel 1995 in un traffico di droga, ha scatenato l'inferno.

 

 

"Quello che volevo evidenziare non è la vicenda familiare di Giorgia Meloni, che riguarda solo lei, ma la sua propaganda politica che, molto spesso, come quella di Trump, tende a criminalizzare l'intera categoria dei migranti a partire dagli errori o i crimini di alcuni di loro. Fomentando così la radicalizzazione di molti e la crescita dell'odio nella società", aggiunge la Jebreal: "Il mio è un invito alla riflessione, nella speranza che Meloni, considerando anche il suo vissuto personale, possa proporre una politica più inclusiva e abbandonare la retorica incendiaria che spesso porta all'equazione immigrato uguale criminale. Ognuno ha la sua storia, generalizzare per propaganda politica alimenta odio e rabbia sociale".

 

 

Dopo il primo attacco della Jebreal, la Meloni ha risposto con poche e lapidarie parole: "Tutti sanno che mio padre andò via quando avevo poco più di un anno. Tutti sanno che ho scelto di non vederlo più all'età di undici anni. Tutti sanno che non ho mai più avuto contatti con lui fino alla sua morte". Dunque, cosa c'entra suo padre?

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